L’orrore quotidiano del giornalismo online; l’orrore insuperabile del Resto del Carlino.

I giornalisti che producono contenuti per le testate online sono esseri inferiori alla media.

Fanno un lavoro che potrebbe fare davvero chiunque, stare seduti al computer, con le agenzie davanti a fare copia e incolla. Punto. E nonostante ciò, riescono a fare errori allucinanti da analfabeti.

Il disprezzo che va riservato a questa categoria umana deve essere il massimo.

Pensate che stiamo esagerando? Vi mostriamo qualche esempio così potrete capire a cosa ci riferiamo. Ecco gli screenshot dell’orrore

orrore

Così il sito del Giornale di Sicilia raccontava un tragico omicidio-suicidio, mostrando il corpo senza vita della vittima.

Cliccando, si accedeva alla notizia con video, che proponeva un’immagine ancora più agghiacciante.

balconeCommentare il suicidio di un uomo lanciatosi dal balcone inquadrando quel balcone dal basso verso l’alto. Complimenti per la sensibilità.

Passiamo ora a Dagospia, un sito sensazionalistico che si diverte a ridere dei suicidi e delle tragedie. Qui un altro caso di persona gettatasi nel vuoto viene presentata con un fotomontaggio grottesco.

orrore2Ecco invece, in un crescendo di vomitevole terrorismo psicologico, come Dagospia commentava la tragedia dell’uragano nelle Filippine.

dagovergogna“Tutti giù per terra!”, una canzone per bambini, viene usata per commentare la distruzione dell’umanità di decine di migliaia di persone. Semplicemente vergognoso.

A volte non sono le tragedie a rendere il giornalismo osceno, ma il contrasto fra una notizia “leggera” che viene impaginata assieme ad una notizia tragica, come potete vedere in questa fotogallery di Repubblica Palermo.

orrore3Il commento alla foto è davvero orribile. “dalla ragazza morta” si passa alla partita di calcio per finire a Tony Sperandeo che indica il lettore, mentre una ragazza (viva) sorride perplessa.

Chiudiamo con il massimo dell’orrore, della pornografia del dolore e della mancanza di rispetto per le vittime di una tragedia.

La prima pagina del Resto del Carlino, quotidiano bolognese, il giorno dopo la strage di migranti al largo delle coste della Sicilia.

orrore definitivoNon si vede, ma nella foto c’era un’altra ragazza distesa senza vita.

Mettere in prima pagina il corpo di una bella donna per attirare lettori è qualcosa che da decenni fanno moltissime testate.

Mai nessuno aveva però messo la foto provocante di una bella ragazza morta sdraiata, coi pantaloni quasi abbassati.

L’orrore supremo, pornografia e necrofilia in prima pagina su uno dei quotidiani più conservatori, reazionari, cattolici d’ Italia.

Non c’è limite alla perversione del giornalismo italiano.

Una nazione che è costretta a informarsi tramite fonti di questo genere è destinata ad una involuzione morale definitiva e pericolosa.

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