Ancora sui partigiani sinti

Oggi Paolo Canipari ci ha mandato questo messaggio:

Sono presidente dell’ANPI di Salò. Mi interesserebbe approfondire la storia dei Sinti partigiani che hanno operato nel Mantovano,

Tutto quello che noi sappiamo sui partigiani sinti lo abbiamo appreso dal libro Strada, patria sinta di Gnugo De Bar, un libro bellissimo ma difficile da reperire perchè stampato in poche copie su un progetto editoriale del Comune di Modena.

Se possiamo essere d’aiuto a lei e a chiunque nella vostra zona sia interessato, in Lombardia il libro è reperibile a Bergamo e a Redona (BG). Ecco i link alla collocazione del libro nel sistema bibliotecario della Lombardia e in quello della Provincia di Bologna, che è un po’ più ricco di copie.

http://www.biblioteche.regione.lombardia.it/OPACRL/catleg/DDW?W=AUTORE+PH+WORDS+%27de+bar%27+ORDER+BY+ORDINAMENTO/Ascend&M=9&R=Y&U=1

http://sol.cib.unibo.it/SebinaOpac/Opac?action=documentview&sessID=D168248EC9BC41092FE8EE75929D9A5E@399ef384&docID=13

Piacerebbe anche a noi fare luce sulla storia dei partigiani sinti e rom, e saremo contenti se il nostro piccolo contributo potrà fare da stimolo ad un approfondimento.

Possiamo infine consigliare all’ANPI, oltre a consultare questo splendido libro, di andare a parlare ai sinti che vivono nel territorio che comprende la bassa mantovana, l’Appennino e la bassa modenese.

Siamo sicuri che, più e meglio dei libri, siano gli anziani delle comunità sinti e rom a conservare il ricordo di storie familiari simili. Con i loro ricordi potrebbero dare un valido contributo ai meritevoli sforzi dell’ANPI di ricerca storica e di conservazione della memoria dei partigiani italiani.

Strada Patria Sinta, ovvero: Come gli Zingari hanno fatto l’Italia

Con questo articolo cominciamo la pubblicazione di alcuni estratti,acompagnati da brevi commenti , di un libro difficilmente reperibile, uscito prima dell’avvento del web e quindi povero di tracce online.
Il libro in questione è “Strada, Patria Sinta” di Gnugo De Bar, edito da Fatatrac a Firenze su un progetto editoriale del Comune di Modena.
Chi scrive conosce quest’autore solo grazie al libro in questione, un’autobiografia incentrata su quattro generazioni di saltimbanchi sinti italiani (anche se il capostipite era un sinti francese che “..venne in Italia a piedi nel 1900”), la famiglia De Bar, poi DeBarre, perchè Mussolini non sopportava le parole che finivano con la consonante.
Questo libro è una fonte storica preziosa e ricca di testimonianze, particolarmente utili in questi tempi di discriminazione delle popolazioni sinti e rom.
L’apporto dei popoli sinti e rom alla cultura nazionale italiana è di portata talmente vasta da rendere assordante il silenzio degli addetti ai lavori a riguardo.
Questo libro rende giustizia alla storia, e per questo abbiamo deciso di pubblicarne alcuni estratti, commentandoli e cercando di capirne i rapporti col passato e col presente. Oltre alle memorie, il libro è di grande interesse per l’esame che De Bar compie del cambiamento di atteggiamento dei gagi (gli italiani) nei confronti delle popolazioni nomadi.
Se l’autore o i suoi familiari dovessero capitare su questo blog e leggere estratti del libro, siamo apertissimi a qualsiasi loro richiesta o intervento, e disponibili a rimuovere le parti in questione, visto che le stiamo pubblicando senza nessuna autorizzazione.
Se scegliamo di pubblicarle online è proprio per dare la più ampia risonanza possibile ad uno splendido libro, purtroppo fuori stampa e difficilmente reperibile in moltissime regioni d’Italia.