In questi giorni diversi giornali stanno promuovendo la campagna “un fiocco giallo per i nostri marò”.
L’obbiettivo sarebbe quello di sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla sorte di due presunti assassini italiani che, in uniforme militare, avrebbero sparato contro un povero pescatore padre di famiglia, uccidendolo.
La stampa italiana vuole liberare i due marò. Anche la politica (per una volta unita, dal Pd a Casapound) li vuole liberi, tant’è vero che in molti luoghi pubblici viene esposto uno striscione a loro sostegno.
Anche a Palermo: questa è la presentazione di uno striscione a loro favore, esposto ancora adesso fuori dal palazzo della Provincia in via Maqueda.
Ieri un altro militare italiano, Salvatore Parolisi, è stato condannato all’ergastolo per omicidio.
Come i due marò, Parolisi è accusato di aver ucciso una persona innocente.
Essendo anch’egli un militare in servizio, ci aspettiamo che il Giornale abbia un fiocco giallo anche per lui.
Uccidere persone innocenti è un reato per cui si merita il carcere; indossando una divisa si merita invece la solidarietà del mondo politico-giornalisitico.
Liberate i nostri soldati! Parolisi libero! Marò liberi subito!
Come potete sentirvi al sicuro, quando i migliori esponenti dell’esercito italiano si trovano in carcere?
Liberateli! E’ una questione di civiltà!