La furbizia di VICE: quando il pubblico è di sinistra, Gaza è in primo piano. Sennò, a dominare sono le consuete stronzate.

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Alle 15 del 17 Luglio 2014 questa è la notizia di apertura della versione americana di VICE: un fotomodello che si è tatuato la faccia. wow.

VICE è un sito molto famoso.

Politicamente è un incrocio fra Current Tv, MTV e il Foglio.

Se Current, finanziata da Al Gore, ha perso quel poco di audience che aveva qualche anno fa, il motivo va cercato proprio nella differenza con VICE, che strizza l’occhio alle controcultura in maniera molto più esplicita.

A VICE fanno molta attenzione anche alle differenze culturali fra i lettori delle varie testate locali (VICE pubblica edizioni in decine di lingue diverse, con sottili differenze di impaginazione e presentazione delle notizie).

Questa furba differenziazione politica si può notare in maniera molto eloquente in queste ore di conflitto israelo-palestinese. Abbiamo fatto degli screenshot delle notizie in primo piano in diverse edizioni nazionali di VICE, e abbiamo scoperto cose interessanti.

Ecco la prima notizia nella versione italiana:

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A parte il framing del titolo (“razzi e vendetta”: Israele si “vendica” dei razzi, questa è la lettura presente anche nelle altre edizioni) è notevole il fatto che nella versione italiana sia la prima notizia in homepage, mentre in America si parla di fotomodelli tatuati. Evidentemente il lettore medio di VICE ITALIA è più politicizzata/o a sinistra dei suoi omologhi americani. La stessa cosa accade in Grecia:

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In Francia, invece, la situazione è diversa: evidentemente lì i lettori di VICE sono dei sofisticati studenti universitari laici che preferiscono conoscere le ultime novità scientifiche piuttosto che commuoversi per i bambini morti. Una categoria sociale che non ha molta simpatia per gli arabi a meno che non siano dei rapper.

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E meno che mai nella versione britannica di VICE: anche lì, non pare appropriato mettere in prima pagina notizie su Gaza: evidentemente gli inglesi che leggono VICE non sono politicizzati e tendenti verso sinistra come i greci o gli italiani.

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Il sito americano TechCrunch ci informa che all’interno dell’azionariato di VICE c’è anche la Fox di Rupert Murdoch, che da lungimirante imprenditore quale è non si è lasciato sfuggire questo fenomeno globale.

Con ciò non vogliamo dire che VICE è uguale alla Fox, sarebbe stupido anche solo pensarlo.

VICE è qualcosa di molto diverso, e, come abbiamo potuto vedere, è in grado di intercettare i gusti e le emozioni dei suoi lettori, differenziando l’offerta informativa da paese a paese.

La guerra a Gaza, la Bibbia e Twitter. Pilastri di nuvole, pietre d’argilla e un ebreo che parla come Mussolini

Purtroppo stiamo assistendo ad una nuova fase sanguinosa dello scontro tra Israeliani e Palestinesi.
Se volete capire in che modo è comiciata questa guerra, date un’occhiata a questa timeline.
L’operazione “Pilastro di difesa” (Pillar of defense)  inizialmente, era stata presentata con un nome diverso: Pilastro di Nuvole.
Il riferimento è alla Bibbia, nel Libro dei Numeri, 13-16:
(13) Mosè disse al Signore: «Ma gli Egiziani hanno saputo che tu hai fatto uscire questo popolo con la tua potenza (14) e lo hanno detto agli abitanti di questo paese. Essi hanno udito che tu, Signore, sei in mezzo a questo popolo, e ti mostri loro faccia a faccia, che la tua nube si ferma sopra di loro e che cammini davanti a loro di giorno in una colonna di nubi e di notte in una colonna di fuoco. (15) Ora se fai perire questo popolo come un solo uomo, le nazioni che hanno udito la tua fama, diranno: (16) Siccome il Signore non è stato in grado di far entrare questo popolo nel paese che aveva giurato di dargli, li ha ammazzati nel deserto.

In Israele la Bibbia viene letta molto più che nel resto dell’ Occidente, perciò la sezione marketing dell’esercito israeliano ha decise di cambiare nome alla sua guerra per venire incontro ai gusti occidentali: così, dall’oscuro “Pilastro di Nuvole” si è arrivati al più comprensibile “Pilastro di Difesa”.

Altri fanno notare che anche Hamas ha deciso di battezzare la sua operazione di difesa “Pietra d’Argilla”. Anch’esso un riferimento sacro tratto dal Corano, precisamente dalla sura numero 105, detta “La Sura dell’Elefante” (Al-Fîl):
1.In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1 Non hai visto come agì il tuo Signore con quelli dell’elefante?
2 Non fece fallire le loro astuzie?
3 Mandò contro di loro stormi di uccelli
4 E lanciando su di loro pietre di argilla indurita.
5 Li ridusse come pula svuotata. 

Come vedete, la guerra si combatte anche così, usando riferimenti a guerre di duemila anni fa.

Tutto ciò avviene anche su Twitter, uno spazio virtuale che serve alle due parti per aumentare il proprio consenso.

E proprio su Twitter un giornalista italiano ha dato il peggio di sè.
Il 15 Novembre David Parenzo per giustificare le bombe su Gaza ha twittato questo ragionamento:
Il grande Yehoshua, idolo dei pacifichisti nostrani, ha detto:” la guerra è inevitabile, Hamas è un nostro nemico” Mettete l’animo in pace.

Nulla di strano, se non fosse che il termine “panciafichisti” è un dispregiativo per “pacifisti”, reso famoso da Mussolini, che così spronava gli italiani a non volere la pace ma a desiderare la guerra.

E’ molto triste vedere che un giornalista ebreo debba ricorrere al linguaggio di Mussolini per giustificare un bombardamento.

E’ un fatto triste, sì, ma ci permette di capire che in guerra tutto è possibile.