Mussolini ha castrato la Sicilia. Crowley, Segrè

Nel mondo esistono tantissime persone che hanno gusti molto elaborati.
C’è gente che si eccita sessualmente vedendo gonfiare i palloncini;
C’è anche gente che nel 2012 si appassiona a Benito Mussolini, quel giornalista di successo che si diede alla politica nella prima metà del ‘900.
Gente del genere vive anche in Sicilia.
Mussolini in 22 anni di dittatura andò in Sicilia appena tre volte, sempre visite-lampo.
Questo malcelato disinteresse per l’isola non gli impedì di compiere diverse azioni nefaste contro la Trinacria.
Noi vogliamo ricordarvi giusto un paio di questi danni causati dal Duce al popolo siciliano, neanche fra i più gravi, per ricordare che la Sicilia ha buttato al vento un periodo molto prospero di progresso scientifico e relazioni internazionali a causa dell’autarchia e della sconsiderata politica estera e interna del fascismo.
Cominciamo:

-La cacciata di Emilio Segrè dall’Università di Palermo.

tecnez
Se date uno sguardo alla tavola periodica, troverete assieme a ossigeno, idrogeno, potassio, fluoro, carbonio e silicio anche un elemento denominato “tecnezio”. il suo numero atomico è il 43 ed è stato scoperto dal genere umano nel 1937 all’interno dei laboratori dell’Università di Palermo.
Proprio così, un elemento della tavola periodica venne scoperto* a Palermo da Emilio Segrè, allora professore presso la Facoltà di Fisica del capoluogo siciliano.
Mussolini varò le leggi razziali un paio di anni dopo e il fatto che Segrè fosse ebreo impedì all’università di Palermo di partorire una generazione di scienziati seguaci di questo luminare, il quale, buon per lui, riuscì ad andare negli Stati Uniti per contribuire al progresso scientifico di quel paese. Che peccato. Assieme a Luigi Pirandello è l’unico Nobel ad aver bazzicato l’ Università degli studi di Palermo. Al contrario di Pirandello, non ricevette dal regime gli onori che meritava. Fatto sta che UNIPA perse uno dei più grandi scienziati di questo secolo per colpa delle aberranti teorie razziali fasciste.

-La cacciata di Aleister Crowley da Cefalù

thelema
Una delle più grandi opere satiriche della storia umana è il Gargantua e Pantagruele di Francois Rabelais, scritto nel XVI secolo. Nel loro peregrinare i protagonisti dell’opera si imbattono anche in una particolare abbazia, l’Abbazia di Thelema, dove i dogmi del cristianesimo vengono rovesciati e si vive in una comunità libera e felice.
Nel 1920 il filosofo e mago inglese Aleister Crowley si stabilì a Cefalù, fondando una comune filosofica chiamata proprio Abbazia di Thelema. Nel 1923 venne espulso dalla Sicilia per ordine del regime, e andò altrove a diffondere il suo sapere e il suo sperma. L’Italia fascista non poteva permettersi di ospitare filosofi nudi.
Per il fascismo quegli occultisti svolgevano attività antifasciste, e quindi andavano cacciati.
(E’ anche vero che dentro quella villa qualcosa di strano succedeva. I limiti della percezione, della moralità e forse anche della legalità erano costantemente messi in discussione, nelle maniere più impensabili)
Leonardo Sciascia scrisse di come i burocrati del fascismo ebbero a rapportarsi con tale personaggio.
Nonostante tutto, Crowley avrebbe potuto attrarre in Sicilia ricchi intellettuali e grandi personalità da tutto il mondo.
La villa dove Crowley e i suoi amici vissero a Cefalù oggi versa in stato di abbandono. L’Abbazia di Thelema è in vendita, in rovina sì, ma i murales autografi di Crowley sono ancora lì. Qualche metallaro e qualche esoterista di tanto in tanto si intrufola tra i rovi per visitare il luogo dove si tentò di fondare l’utopia thelemita, che purtroppo non resse alla protervia del fascismo.

Queste sono solo due voci della (presumiamo lunga) lista delle colpe per cui mussolini è, è stato e sarà giudicato dagli esseri umani.
ovviamente noi parliamo a posteriori, e giudichiamo comodamente da una poltrona avulsi dal contesto. però pensiamo che l’influsso di queste componenti della vita siciliana sarebbe stato più positivo e più duraturo se non avessero avuto a che fare con l’ottusità del regime.
ovviamente non abbiamo prove. Magari Segrè avrebbe dotato la sicilia della bomba atomica, e magari Crowley avrebbe convertito la Sicilia al culto di Satana**. Magari no, fatto sta che mussolini ha fortemente limitato la possibilità di azione in sicilia di questi due illustri personaggi.

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* Esistono elementi della tavola periodica che hanno il nome del posto in cui furono scoperti, tipo Harvardio o Princetonio. Chissà perchè nel 1937 a Palermo il Tecnezio non venne battezzato Palermio, o almeno Archirafio. Pensate che bello.
**A parte le semplificazioni, effettivamente il pensiero di Crowley era inconciliabile con la dottrina fascista. Basta paragonare il motto crowleyano “fai ciò che vuoi, questa è la legge” (Do what Thou Wilt, That Shall Be Thy Law) al mussoliniano “Credere Obbedire Combattere”. Esattamente il contrario.

La guerra a Gaza, la Bibbia e Twitter. Pilastri di nuvole, pietre d’argilla e un ebreo che parla come Mussolini

Purtroppo stiamo assistendo ad una nuova fase sanguinosa dello scontro tra Israeliani e Palestinesi.
Se volete capire in che modo è comiciata questa guerra, date un’occhiata a questa timeline.
L’operazione “Pilastro di difesa” (Pillar of defense)  inizialmente, era stata presentata con un nome diverso: Pilastro di Nuvole.
Il riferimento è alla Bibbia, nel Libro dei Numeri, 13-16:
(13) Mosè disse al Signore: «Ma gli Egiziani hanno saputo che tu hai fatto uscire questo popolo con la tua potenza (14) e lo hanno detto agli abitanti di questo paese. Essi hanno udito che tu, Signore, sei in mezzo a questo popolo, e ti mostri loro faccia a faccia, che la tua nube si ferma sopra di loro e che cammini davanti a loro di giorno in una colonna di nubi e di notte in una colonna di fuoco. (15) Ora se fai perire questo popolo come un solo uomo, le nazioni che hanno udito la tua fama, diranno: (16) Siccome il Signore non è stato in grado di far entrare questo popolo nel paese che aveva giurato di dargli, li ha ammazzati nel deserto.

In Israele la Bibbia viene letta molto più che nel resto dell’ Occidente, perciò la sezione marketing dell’esercito israeliano ha decise di cambiare nome alla sua guerra per venire incontro ai gusti occidentali: così, dall’oscuro “Pilastro di Nuvole” si è arrivati al più comprensibile “Pilastro di Difesa”.

Altri fanno notare che anche Hamas ha deciso di battezzare la sua operazione di difesa “Pietra d’Argilla”. Anch’esso un riferimento sacro tratto dal Corano, precisamente dalla sura numero 105, detta “La Sura dell’Elefante” (Al-Fîl):
1.In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1 Non hai visto come agì il tuo Signore con quelli dell’elefante?
2 Non fece fallire le loro astuzie?
3 Mandò contro di loro stormi di uccelli
4 E lanciando su di loro pietre di argilla indurita.
5 Li ridusse come pula svuotata. 

Come vedete, la guerra si combatte anche così, usando riferimenti a guerre di duemila anni fa.

Tutto ciò avviene anche su Twitter, uno spazio virtuale che serve alle due parti per aumentare il proprio consenso.

E proprio su Twitter un giornalista italiano ha dato il peggio di sè.
Il 15 Novembre David Parenzo per giustificare le bombe su Gaza ha twittato questo ragionamento:
Il grande Yehoshua, idolo dei pacifichisti nostrani, ha detto:” la guerra è inevitabile, Hamas è un nostro nemico” Mettete l’animo in pace.

Nulla di strano, se non fosse che il termine “panciafichisti” è un dispregiativo per “pacifisti”, reso famoso da Mussolini, che così spronava gli italiani a non volere la pace ma a desiderare la guerra.

E’ molto triste vedere che un giornalista ebreo debba ricorrere al linguaggio di Mussolini per giustificare un bombardamento.

E’ un fatto triste, sì, ma ci permette di capire che in guerra tutto è possibile.

Qualsiasi pubblicità è grottesca. Due esempi italiani dal 1943 e dal 2012

Questa pubblicità, nello specifico, apparve nel 1942/43 sul Corriere della Sera.

E’ probabile che il 26 Luglio 1943, il giorno dopo la caduta di Mussolini, i lettori del Corriere abbiano visto questa pubblicità accanto alla notizia dell’arresto dell’ex Duce.

Seni, gambe amputate, linfatismo: sembra un incrocio fra una televendita di Mastrota e i banner pubblicitari più spudorati rintracciabili sulla rete.