Palermo disprezza l’antimafia

i cosplayer dell'antimafia portati a palermo da tutta Italia fanno compagnia a parenti, amici e colleghi di Paolo Borsellino e delle altre vittime dell'attentato del 19 Luglio 1992

i cosplayer dell’antimafia portati a Palermo da tutta Italia fanno compagnia a parenti, amici e colleghi di Paolo Borsellino e delle altre vittime dell’attentato del 19 Luglio 1992. immagine tratta da qui

Ormai il copione è collaudato.

Il 23 Maggio e il 19 Luglio, gli anniversari della morte di Falcone e Borsellino, Palermo è invasa da navi e pullman carichi di manifestanti.

Libera, Addiopizzo, Polizia e Carabinieri organizzano “crociere della legalità” e “vacanze antimafia” per evitare che i telegiornali riferiscano di piazze desolatamente vuote.

Addio Pizzo, mentre apre gelaterie in centro e lidi sulla spiaggia, ormai serve a coprire la TOTALE ASSENZA DI PARTECIPAZIONE da parte della cittadinanza palermitana alle manifestazioni e alle commemorazioni antimafia.

Il 19 Luglio quattro fascisti commemorano il loro eroe Borsellino.

Il 23 Maggio scuole medie da tutta Italia vengono svuotate per dare l’impressione che a Palermo ci sia ancora un sentimento antimafia che riesca a riempire le piazze .

Non è più così. I palermitani preferiscono starsene in spiaggia o a bere birra in mezzo alla strada.

Il resoconto di Repubblica Palermo descrive una situazione ormai patetica. L’autore dell’articolo sembra quasi che nomini uno a uno i presenti alla manifestazione.

Di chi è la colpa?

Forse della propaganda istituzionale, una retorica dell’eroismo martellante e vuota, fatta di parole con la Maiuscola come Onore, Stato, Coraggio, ma che non comunica niente ai siciliani più giovani.

Palermo, a quanto pare, odia lo Stato e le sue celebrazioni.