Hillary non vincerà mai

Gli americani non eleggeranno mai una donna di 69 anni che nel 2013 ha avuto una trombosi al cervello e che crolla distrutta durante la cerimonia per i quindici anni della strage di New York.

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i sostenitori di Trump stanno inondano i social network di immagini come questa, che mostrano una Hillary vecchia, stanca e forse malata.

Il malore di Hillary sui media americani ha letteralmente sovrastato il discorso, l’ultimo, di Obama.

Obama era un uomo forte, che vinse anche perché era un atletico quarantenne contro un settantenne con una paralisi.

A proposito, un gustoso ricorso storico: Trump è stato criticato per aver ironizzato su McCain prigioniero in Vietnam, ma nel 2008 il comico Chris Rock, accanito sostenitore di Obama, fece la stessa battuta: come Presidente preferisco uno che l’ha fatta franca, non quello che è stato catturato.

Oggi come nel 2008 gli elettori vengono influenzati dall’aspetto, dall’aura emanata dal candidato. E Trump emana mille volte più energia di HIllary. Non a caso, quando Trump su twitter vuole insultare qualcuno usa l’espressione “low energy”.

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Una svolta incredibile per la strategia di Trump, che da mesi puntava il dito sulle condizioni di salute di Hillary, e che mette i democratici in grosso imbarazzo visto che fino a ieri negavano in modo assoluto che Hillary avesse gravi problemi di salute. Qualche giorno fa il giornalista pro Hillary del Washington Post Chris Cillizza, per giustificare un suo vecchio articolo pro-Obama sulla salute di McCain, diceva che nel 2008 aveva senso investigare sulla salute di McCain ma ora Hillary sta bene. Chissa cosa dirà adesso

Hillary aveva già dato segni di malessere quando la settimana scorsa non riuscì a finire un discorso per un attacco di tosse.

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La fonte ufficiale è ‘polmonite’, e mentre Wikileaks indice un sondaggio su quale malattia può avere, noi ci limitiamo alla versione ufficiale e pensiamo che se viene la polmonite a una donna di 69 che tre anni fa ha avuto una trombosi al cervello, beh, forse questa donna non può affrontare una campagna elettorale così sfiancante, senza l’energia che al momento accompagna il suo biondo sfidante.

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Giustamente Michael Moore fa notare che se il Partito Democratico sapeva della polmonite e lo ha taciuto agli elettori, è normale che ora Trump ne tragga giovamento.

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Chiudiamo dicendo che Hillary, così debilitata, dovrà affrontare il dibattito con Trump in programma il 26 Settembre. Dovrà difendersi dalle accuse di aver consultato mail riservate dal proprio account privato, mettendo a rischio la sicurezza.

Ebbene, recentemente Hillary si è giustificata dicendo che “Non ha capito che la mail era importante”. Proprio come Di Maio.

EDIT POST DIBATTITO

Paradossalmente, Trump che tira su col naso può essere sembrato meno in forma di Hillary. Vedremo cosa succederà da qui a Novembre