Poesia popolare e poesia di corte nel reame di Berluschonia

una prima pagina del Giornale diretto da André Breton

Ecco tre esempi, scelti a futura memoria, di poesia cortese, anzi cavalleresca, anzi cavalieresca risalenti al 2010-2011 d.C.; due di questi sono classificabili come poesia popolare, opera dei commentatori del sito ilgiornale.it: il primo offre una nuova prospettiva storica per il personaggio Berlusconi, l’altro insinua, con uno stile sperimentale e graffiante, il dubbio che l’antiberlusconismo sia solo frutto d’invidia. Il terzo frammento è opera direttamente di una giornalista (di cui occultiamo il nome per non macchiarne la reputazione) del Giornale berlusconiano, che si produce in una portentosa adulazione dell’allora ministro Carfagna.
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Silvio Berlusconi è già una leggenda:solo contro tutti per ridare prestigio al’Italia in un momento di grande crisi internazionale. La sua figura si erge accanto a quelle dei grandi signori italiani del rinascimento,dai Medici,agli Sforza,ai D’Este. Quando si ritirerà le sue ville verranno sistemate come le grandi dimore del passato ed arricchite di opere d’arte che testimonieranno il genio italiano ed europeo di questo secolo. Anche i suoi amori saranno ricordati ed i tradimenti inflitti e subiti. Correlativamente i nomi dei sinistri finiranno nel dimenticatoio assai presto tranne Renzi che è un grande di suo. Scommettiamo? Solo gli imbecilli sghignazzano.Ma c’è da riflettere e capire in silenzio,cosa è riuscito a fare questo diavolo di uomo. Ma per carità ognuno lo critichi a piacimento.Nessun culto della personalità. Ha voluto la bicicletta…pedali.

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sentenzio#1
venerdì 14 gennaio 2011 22.42.01
ma come siete curiosi,siete peggio dei guardoni e pervertiti.HO siete gelosi??????ma!!!!!

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affusolata aristocerbiatta di porcellana. Indossa il bon ton senza menarcela col bon ton, la ministra. Unghie corte, trucco leggero, gioielli dosati, gesti eleganti. E sembra che sia sempre stata nient’altro che questo: una signora.
La Carfagna è un miracolo dal collo lungo. Una sorpresa con una padellata d’occhi.

“affusolata aristocerbiatta di porcellana”. Evidentemente gli standard dei lettori del Giornale sono talmente elevati da costringere i giornalisti a superarsi per raggiungere tali vette di poesia barocca.
Probabilmente, Mara Carfagna prima di diventare ministro era una “affusolata cerbiatta di porcellana”. La nomina l’ha fatta avanzare di grado, fino a raggiungere lo status di “aristocerbiatta”.

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